Ci sono notifiche e notifiche

Si, le notifiche ci sono indispensabili, ormai, non possiamo farne a meno. In passato, le notifiche potevano essere quelle della sveglia che ticchettava, ma ricordo anche quelle dei telefoni a gettoni, che ti avvertivano quando il credito era ormai in esaurimento e dovevi mettere altri gettoni o monete se non volevi che la chiamata terminasse.

Oggi invece le notifiche sono quelle del cellulare, in un valzer di applicazioni che si giostrano la nostra attenzione. Chiamate, messaggi, post, tweet, e chi più ne ha, più ne metta.

Forse l’ho già scritto in passato, ma il mio telefono è sempre silenziato, sia per le chiamate che per i messaggi, e faccio in modo di non avere notifiche. Per lavoro ho sempre il telefono con me almeno 8 ore al giorno e il pc acceso, quindi difficile che non mi accorga che squilli. È però vero che nei fine settimana magari lo lasci sulla cassettiera in un’altra camera, e non mi accorga.

Come fare? Di ecebte, ho ritrovato un orologio contapassi, vecchio di qualche anno, che si collega al bluetooth al telefono e può segnalare ciò che desideri. Ebbene, l’ho impostato perché vibrando mi segnali le telefonate (e posso anche rifiutarle inviando un sms predefinito) e la sveglia, oltre che l’ora.

In qualche modo ho risolto i miei problemi di reperibilità: le telefonate sono l’unico servizio degno della mia attenzione quando il telefono è distante da me, per tutto il resto c’è la vita.

Foto trovata su Unsplash di Pavan Trikutam

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