La responsabilità della bellezza

Nei giorni trascorsi al mare, tra le passeggiate al mattino tra le vie di campagna, il tempo trascorso al mare e le visite ad Acireale, Pozzillo, Riposto, Catania (etc), riflettevo sulla bellezza.
Quella della natura, atavica e antica, che ha richiesto secoli (le scogliere laviche, l’Etna, la vegetazione spontanea lungo le strade, i mari) e quella degli uomini, più veloce e talvolta più volubile ai suoi capricci (i palazzi, le vie, gli agrumeti, i parchi).
La bellezza, di entrambi i tipi, è ciò che ci rende ciò che siamo, quasi un riflesso nel quale ci specchiamo dalla nascita, e andrebbe quindi tutelata, a tutti i livelli, dal bambino all’adulto, dal cittadino al politico.
Tutti dovremmo essere educati e poi a nostra volta educare al bello, così da vivere in luoghi capaci di dare ai nostri occhi e anime segnali di positività e piacevolezza.

Eppure così non è.

Giri per le strade di campagna e vedi masserizie edili o di altra natura abbandonate; in città negozi vuoti attacchinati con manifesti pubblicitari abusivi; muri e saracinesche di negozi e portoni imbrattati di verniciate insignificanti; a terra, di quando in quando, sarà capitato a tutti di vedere fazzolettini lattine carte di merendine pacchetti di sigarette mozziconi merda di cane preservativi usati cibo non consumato cartoni di pizza; palazzi abitati in stato si abbandono, scheletri di palazzi in costruzione lasciati lì a dire che si può fare, nessuno avrà niente da ridire.

Si potrebbe iniziare da cose piccole:
– sistemare le etichette dei campanelli
– se dobbiamo entrare in un negozio o raggiungere un qualunque luogo, posteggiare distante se non c’è posto e percorrere a piedi quelle poche centinaia di metri
– se compriamo un qualunque oggetto che possiede un involucro, se non c’è un cestino (o uno adatto al rifiuto, vedi cartone della pizza nel cestinetto in strada), l’involucro o plastica o altro va portato con sé fino a casa, perché il rifiuto l’abbiamo comprato insieme all’oggetto e ne abbiamo la responsabilità
– se vediamo un rifiuto in terra, d esempio una lattina o una bottiglia di vetro, potremmo raccoglierla per rendere più pulita la strada ed evitare che un bambino (ma anche un adulto) o un cane si possano far male

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