Fare un quarantotto

Che mi è caduto l’occhio
l’altro giorno
diciassette e ventuno
non mi si dica una opinione,
ci vorrebbe di certo
uno specialista o un mago

la cosa laria
fu che io
non mi sono accorto di nulla
c’era un furgone parcheggiato
i bambini uscivano da scuola
che impressione, ero lì,
appunto un impressione,
tanto tempo fa,
al punto di domandarmi
ma io dov’ero
e dove sono adesso?

scrivi, sempre a scrivere
minchiate, non sai quante,
cose perse, dettagli, sfridi
parole, sono solo parole,
l’abbiamo capito, basta,
ti piacciono, subito dopo
il caffè e la pasta con l’olio,
adesso basta parole,
t’innamori perso a scrivere,
fino a farci passare la voglia,
hai voglia a fare un quarantotto,
hai voglia e stai muto,
peggio per te, che senza dire,
nessuno si accorge,
ti sente,
ti tocca il presente,
fino a perdere i fiori e i quadri
neri.

Foto di Sam Moqadam da Unsplash

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