DAB questa sconosciuta

Il 30 dicembre 2020, al mattino, stavo preparando la colazione a mia figlia, ascoltando Radio Popolare (emittente di Milano). Andava in onda la trasmissione Prisma (qui podcast) dove, ad un certo momento, l’argomento è finito sulla DAB.

DAB sta per Digital Audio Broadcasting (Wikipedia), ed è uno standard di diffusione radiofonica digitale con qualità paragonabile al CD.

Ebbene, nella trasmissione si dava evidenza come il DAB sia uno stardard che, nella sua lenta adozione, rischia di essere lanciato, in versione consolidata, come uno standard obsoleto, dato l’arrivo del 5G.

In Norvegia, primo paese nel quale con il passaggio a DAB e lo spegnimento della trasmissione in FM, purtroppo l’ascolto della radio si è dimezzata del 50%, anche per la mancanza di dispositivi di ascolto.

E qui veniamo alla novità dal 1° gennaio 2021: in Italia (dove fortunatamente non è previsto lo spegnimento dell’FM) sarà comunque obbligatorio che un ricevitore radiofonico dovrà essere dotato di almeno un’interfaccia digitale, sia essa via internet o via DAB. Quindi, se mai doveste avere voglia di comprare una radiolina (quella con la quale da ragazzini ascoltavamo le richieste musicali fatte con una telefonata, o anche il calcio), ebbene dovrà avere anche la DAB (viceversa sarebbe un apparecchio fuorilegge).

In generale sui telefoni la radio su FM spesso può essere presente, ed è certo un vantaggio poterla ascoltare liberamente anche senza essere connessi a internet. Speriamo che non vogliano mai decidere di toglierla, solo per alimentare il business del traffico dati.

A pensarci, la radio io la ascolto a casa (ho una Tivoli rossa che avrà adesso 10 anni), e in macchina. La ascolto tanto e spesso la mia informazione passa solo da lì (oltre che dalla carta). Come dicevo, ascolto Radio Popolare che ha un bel radiogiornale (frequente e approfondito), notizie su Milano, molte trasmissioni interessanti (teatro, musica, e alcune che riguardano anche notizie riguardanti il resto del mondo), e soprattutto si può ascoltare in streaming (qui la diretta) e tutte le trasmissioni sono disponibili in podcast (qui la pagina dei podcast). E comunque anche Radio Popolare sta lavorando alla DAB, sebbene abbia dei costi importanti, in termini di trasmettitori da adottare. Vedremo cosa il futuro racconterà,

E voi ascoltate la radio? Quali emittenti? Da dove? Perché la ascoltate? Come vi fa sentire? Quali emozioni? Scrivetelo nei commenti se vi va.

Il mio rapporto d’amore con la radio risale agli anni ’90 ed è passata da Radio Rai (2), ve ne racconterò prossimamente, è un ricordo felice.

Photo by Harry Grout on Unsplash

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