Cilento

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Sono uno di quelli che in geografia ha sempre faticato, difficile collegare nomi e luoghi, come una sorta di lacuna logica personale.
Ciò non toglie il mio amore per la bellezza e scoprire luoghi affascinanti è sempre fantastico.
Abbiamo vinto (con l’operazione primavera di Radio Popolare) il pernottamento in un villaggio in Cilento, La Francesca.
Niente club med o villaggi vacanze che molti conosceranno, bensì un tratto di un’area naturale protetta dove molti anni fa furono costruiti 69 piccoli bungalow (20mq!!) ottimamente progettati con cucinino, servizi e fino a 4 letti nei quali soggiornare. Si pranza fuori, in un terrazzino col proprio tavolo. A breve distanza una spiaggia dedicata agli ospiti e un’altra a 10 minuti di cammino.
Si tratta di un luogo nel quale si respira grande attenzione e soprattutto nel quale gli ospiti sono lasciati liberi di fare la propria vita, senza obblighi o coinvolgimenti forzati alle iniziative.
Ed è vero che ci sono momenti davvero interessanti: la camminata lungo il percorso naturalistico che porta alla grotta dell’acqua, la scoperta dei fondali marini, la gita a Morigerati o le escursioni in barca verso le spiagge limitrofe.
I più piccoli adoreranno questo luogo, tra la bellezza del mare, lo spazio gioco (con una animatrice dalle 14 alle 17 per bambini sopra i 4 anni), il minigolf e i tavoli da ping pong.

Nel villaggio si trova anche un minimarket dove potersi rifornire di beni di prima necessità, nonché una zona centrale con tavolini, bar, il biliardo, una sala interna dove fare colazione o stare alla sera, e anche una sala TV, se proprio non se ne può fare a meno. Nel villaggio non circola denaro, tutto viene messo in conto alla propria camera e si pagherà alla fine del periodo di permanenza.

Accanto al villaggio sta il paesino di Scario, davvero piccino, ma comunque piacevole per fare una passeggiata, un gelato o una cena alla sera, o anche andare a fare la spesa, con tutti i negozi che servono, dal fruttivendolo alla macelleria, dalla pescheria alla pasticceria, nonché farmacia, edicola, etc.

Andare a Scario non è propriamente agevole, ma l’ho trovato un buon esercizio per muoversi un po’: si può raggiungere dalla spiaggia (con un brevissimo tratto di mare, neanche un metro) che potrebbe richiedere il guado oppure dalla strada fatta di salita e poi discesa (e viceversa al ritorno) che dal villaggio porta al paese.

Siamo stati davvero bene alla Francesca. La mattina ci si alzava insieme al dolce ronzio delle cicale che regalava un tappeto di serenità, e rallentava i battiti, asciugando le ansie. Talvolta alzando la testa capitava di veder passare qualche scoiattolo che saltava da ramo in ramo. Si faceva colazione sul terrazzino e poi in direzione mare, dove i bimbi hanno fatto amicizia con altri bimbi e anche noi, qualche chiacchera qua e là. Fino all’ora di pranzo, quando si tornava alla casina, per poi dedicarsi al riposo, o a qualche escursio o passeggiata. Alla sera cena al ristorante del villaggio (dove si mangia davvero bene, con ingredienti semplici a coronare piatti gustosi) o fuori, a Scario, a Policastro o anche a Sapri (una sera ci siamo spinti fino a Camerota). Al villaggio, nella settimana di permanenza, ci sono state anche delle serate, una di quadriglia cilentana e una con un duo musicale, nonché anche una rappresentazione teatrale messa su da alcuni villeggianti.

Siamo stati felici di essere venuti qui. E’ stata una scoperta e speriamo di poter ripetere l’esperienza negli anni a venire.

La prossima volta qui, da fare…
– escursione alla torre di avvistamento, sul percorso della grotta dell’acqua
– terza spiaggia
– gita a morigerati
– gita in barca a spiagge degli infreschi o masseta

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