Storie di New York

image
New York Stories

New York stories
A cura di Paolo Cognetti

Non ricordo neanche come mi sono imbattuto in questo libro, so solo che navigando in rete finii su un blog nel quale il curatore parlava l’uscita del volume.
Ho scoperto poi che Cognetti è un ‘esperto’ di New York, anzi un appassionato.

Per curiosità, ho messo il titolo nella lista dei desideri, forse del natale o compleanno.

Sono appunto storie che riguardano New York. Ogni storia ha a che vedere con una zona della città e ad aprire il libro l’indice e una mappa, dove ogni storia è individuata, secondo la progressione dei racconti.
E poi, storie che trattano epoche diverse, da inizio 900 con la migrazione fino ai giorni nostri.
Storie che toccano molte corde e soprattutto hanno a che vedere con le relazioni, in fondo la base del nostro essere umani. Relazioni con i luoghi, con gli accadimenti, la storia, l’amore, la morte, il passato e la memoria, le origini.
New York stories è un atto di amore, un personale ringraziamento di Paolo Cognetti a una città vertigo.

Ho apprezzato la maggior parte dei racconti, alcuni più intensi di altri, a volerne citare tre, giusto per decidermi a dare una preferenza:
“Solo i morti conoscono Brooklyn” di Thomas Wolfe
– “Italo-americani” di Mario Soldati
– “Il gilgul di Park Avenue” di Nathan Englander

Solitudine, origini, passato e futuro, scelte personali e responsabilità, questi i primi argomenti che questi tre racconti mi evocano. C’è tanto altro, tanta energia che brucia, fuoco di chi New York l’ha vissuta sulla propria pelle e talvolta ne ha fatto le spese.

Un libro che consiglio.
Di certo, un libro che mi piacerebbe leggere a voce alta.
È un desiderio e un possibile progetto.

Lascia un commento